E’ stata approvata la scorsa settimana dal Parlamento Europeo la nuova Direttiva UE relativa all’esposizione ai campi elettromagnetici. Gli Stati membri saranno tenuti ad attuare la nuova direttiva nella legislazione nazionale entro il 1 luglio 2016.
In base alla nuova direttiva, i datori di lavoro sono tenuti a valutare i rischi di esposizione ai campi elettromagnetici e adottare misure di protezione adeguate quando necessario.
La nuova direttiva contiene una serie di disposizioni per consentire ai datori di lavoro di effettuare più facilmente le valutazioni dei rischi richiesti. I datori di lavoro saranno tenuti a fornire ai lavoratori e ai loro rappresentanti informazioni e corsi di formazione riguardanti l’esposizione a campi elettromagnetici.
Inoltre, i valori limite per l’esposizione a campi elettromagnetici ed i livelli a cui il datore di lavoro deve adottare provvedimenti sono stati modificati sulla base di nuove e più severe raccomandazioni della Commissione internazionale sulle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP). Sono elencate anche certe esenzioni in alcune applicazioni che richiedono valori limite più elevati, come ad esempio l’uso di alcune tecnologie mediche o militari.
La nuova direttiva affronta gli effetti biofisici a breve termine come il riscaldamento dei tessuti e la stimolazione di muscoli, nervi e organi sensoriali e gli effetti biofisici biofisici indiretti come l’interferenza con pacemaker; tuttavia, su richiesta del Parlamento, la Commissione continuerà a monitorare la futura ricerca e sviluppo e ad aggiungere, se ritenuto necessario, nuove informazioni per affrontare possibili effetti a lungo termine.
László Andor, Commissario UE per l’Occupazione afferma che “Il voto di oggi da parte del Parlamento europeo esprime il giusto equilibrio tra la necessità di tutelare meglio i lavoratori esposti ai campi elettromagnetici, da un lato, e la necessità di ridurre l’onere normativo per le PMI, dall’altro. La nuova normativa andrà a beneficio sia dei lavoratori che delle imprese “.
